Per molte settimane ho scritto post contro il governo Monti. Su come non ci fosse discontinuità ideologica, in termini di teoria politica ed economica, con il precedente governo Berlusconi, nonché con la governance mondiale che ci ha portato a questa crisi e non è capace di tirarci fuori.
Ignoravo tuttavia un aspetto.
A questo punto l'illuminazione. Mario Monti è l'Harvey Dent degli italiani.
Questa è la natura, puramente psicologica, ma al contempo collettiva, della fede incondizionata che gran parte della popolazione nutre in Monti. Questa fede è stata costruita anche grazie a gran parte dei media, che lo hanno presentato come uomo nuovo (un sessantottenne), sobrio e irreprensibile. Lo definirei un eroe borghese.
Compreso ciò, si può comprendere anche la sensazione da Cassandra che invade quelli, tra noi, che non sono stati conquistati dalla santa fede montiana.
Detto ciò, è evidente come questo paese a questo punto sia del tutto insalvabile.
Quello che deve accadere accadrà, l'Italia non fallirà, come non fallirà l'euro. Ma a pagare sarà la gente comune, magari non tutta, ma solamente lei. Niente di strano, niente di nuovo. E' quello che è sempre successo nella storia. e' quello che sta accadendo anche ora in Grecia.
Il problema, stavolta, è che se lo sarà meritato. Il contadino del 800 sapeva che avrebbe pagato ogni problema, e malediceva per questo chi era più potente di lui, e si ribellava non appena vedeva uno spiraglio, o il gioco era diventato troppo pesante.
L'impiegato degli anni 2000, invece, pagherà, convinto di star facendo la sua parte in un progetto più grande, adulando chi gli toglierà il pane dalla bocca, speriamo solo in senso figurato.
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