venerdì 20 gennaio 2012

lunedì 16 gennaio 2012

Ah, quando c'era la DC


Ultimamente non c'è trasmissione televisiva in cui un politico a scelta dell'arco parlamentare non citi i grandissimi padri della DC, e quindi dell'Italia. In testa alle classifiche si piazza Alcide de Gasperi, ma in buona posizione sono anche Antonio Segni Amintore Fanfani, tutti esempi di grandi statisti italiani, al cui confronto qualunque altro personaggio della storia repubblicana, e a maggior ragione della seconda repubblica, dovrebbe evaporare come acqua sull'asfalto in luglio. D'altronde, gli attuali politici di area cattolica, distribuiti nei vari partiti, non la smettono di dirsi democristiani e di richiamarsi al glorioso passato scudo-crociato.

mercoledì 4 gennaio 2012

Un (liberista) americano a Roma


E' chiaro il piano del governo per far ripartire l'economia italiana. Avremo più liberalizzazioni, più libertà di impresa, meno vincoli al licenziamento. Insomma tutto più fluido e libero. Non ci nascondiamo dietro un dito, quello proposto da Monti & Co. è il modello neoliberista americano, riadattato in UE in forma ancora più liberista, tramite la Competition Law e la scure della DG per la concorrenza.
Ci sono due ragioni per cui questo non potrà funzionare.

martedì 3 gennaio 2012

Fate presto!

Il titolo di questo post l'avete potuto leggere un paio di mesi fa, a nove colonne, sul Sole 24 Ore. Il giornale di Confindustria si riferiva alla situazione dello spread Btp-Bund e chiedeva un'azione rapida da parte di Berlusconi ed un rapido passaggio di consegne a Monti, cosa che poi è avvenuta. 
Non vi scandalizzate, ma non era niente di vitale.
Ho deciso di riutilizzare il titolo per qualcosa di ben più importante, a mio parere. 

lunedì 2 gennaio 2012

Tensioni


La Camusso ha lanciato l'allarme sulla fine della pace sociale. Finalmente anche lei si è accorta che, a furia di tirare, la corda si potrebbe veramente spezzare. 

Buon 2012

I Maya ci hanno predetto la fine del mondo per il 21 dicembre.
Confindustria e vari organi internazionali ci hanno pronosticato la recessione, se va bene del -0,5%, altrimenti -1,2% o addirittura -1,5%.