dal blog del Comitato per Taranto |
La questione inquinamento a Taranto è assurta alle cronache nazionali solo nelle ultime settimane, complice il processo in corso all'ILVA per disastro ambientale (ed altro) e la perizia degli esperti che parla di 90 morti l'anno causati dal solo stabilimento siderurgico (in zona ci sono anche un cementificio Cementir, una raffineria ENI, qualche inceneritore e un arsenale navale della Marina Militare).
Da alcuni anni ci sono manifestazioni ambientaliste in città e sono sorti vari comitati cittadini che chiedono una soluzione definitiva del problema, che devasta da 50 anni un territorio e che ha già ammazzato Dio-solo -sa quanti tarantini.
La prossima udienza del processo all'ILVA è fissata al tribunale di Taranto il 30 marzo.
Oggi giunge la notizia della manifestazione dei lavoratori dello stabilimento in difesa dei propri posti di lavoro., organizzata dai 3 sindacati confederali locali (UILM-FIM-FIOM).
E' sacrosanto salvaguardare i circa 13.000 posti di lavoro (più indotto, altre 3-4 mila persone) che in una città di 190-200 mila abitanti come Taranto, in cui non vi è praticamente altra fonte di occupazione paragonabile, danno da mangiare a moltissima gente.
Però, da vari miei contatti in stabilimento mi giunge la notizia che la partecipazione alla manifestazione è stata autorizzata come assemblea retribuita e fortemente consigliata dalla Direzione aziendale, che ha messo anche a disposizione, per raggiungere la prefettura dopo aver timbrato, addirittura i pullman aziendali, che ogni giorno portano gli operai dai cancelli ai vari reparti (immaginatevi quanto sia grande lo stabilimento),. Sotto trovate una foto circolata su Facebook del comunicato sindacale che comprova quanto sto riferendo.
Ma vi pare che questa possa essere una cosa sana? Vi pare che il Gruppo Riva, che avvelena l'aria di Taranto e vessa i lavoratori (c'è anche una sentenza a riguardo) possa fare questa azione senza un ritorno?
Ovviamente non mi pare il caso di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri, ma bisogna stare molto attenti alle strumentalizzazioni da parte degli industriali. Un po' come nel caso della riforma del lavoro in atto.
Poi ci chiediamo come mai i sindacati sono oramai così deboli da consentire a Monti e Fornero di abbattere l'articolo 18...
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