lunedì 14 novembre 2011

Un grande equivoco





Ricevo dall'amico superpendolare e pubblico:

Negli ultimi vent'anni Silvio Berlusconi si è fatto forte di un'insistente propaganda, questo è oramai lapalissiano. La sua propaganda si è fondata su una serie di punti pseudo-politici: l'anti comunismo e la difesa dell'Italia dal golpe delle toghe rosse, solo per citarne un paio. Ma l'argomento principe di Berlusconi, e del suo entourage di politici da riporto, è sempre stata la "volontà popolare", o meglio l'essere legittimato a governare per investitura popolare.

Il problema è che questo genere di argomenti prêt-à-porter sono entrati nell'inconscio collettivo e sono stati cavalcati anche dalle varie opposizioni, o presunte tali, generando una serie di equivoci che spesso sfiorano il ridicolo.
Oggi questo equivoco (voluto) viene utilizzato per denunciare l'illegittimità del Senatore Monti a ricoprire l'incarico di Presidente del Consiglio. Infatti, l'ormai ex-maggioranza continua a sostenere che questi non è stato eletto dal popolo. Niente di più sbagliato. In realtà il parlamento viene eletto dal popolo, non il governo. Il Presidente del Consiglio e i ministri da lui indicati sono nominati dal Presidente della Repubblica e poi sottoposti al voto di fiducia del Parlamento, ripetuto ogni volta che sia necessario.

Questo non è un equivoco da poco, ma il seme di tutte le analisi a vanvera che avvelenano la nostra politica, la nostra informazione, e dunque il nostro Paese. E' un equivoco che l'informazione sembra tutelare perché ammanta di un velo di confusione una serie di problemi ben più gravi che si nascondono dietro questo governo Monti. Un governo in fieri che, per i suoi retrogusti d'altri tempi, più che "nuovo", ha l'aria di essere "vintage". Ma del governo "vintage" e delle sue ricette "evergreen", o "evergray", non è il caso di parlare in questo post.

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