E' uscito poco fa un post su Sursum Corda in cui viene ripreso un recente sondaggio che dà il PD come primo partito, al 29%, a rafforzamento della teoria per cui il sostegno da parte del PD a Monti si rivelerà sicuramente utile anche in termini di consensi. Mi permetto di dissentire.
L'incremento di popolarità del PD è effetto del bombardamento mediatico cui siamo stati sottoposti ultimamente, per cui Monti viene rappresentato praticamente ovunque come un santo, l'unico salvatore della Patria.
Quello che la gente ignora, a mio parere, sono i gravi effetti che le misure richieste dalla BCE produrranno sulla situazione economica di molti.
Per le persone comuni, un conto è assistere virtualmente al circo della politica che va in onda ogni giorno, un conto è versare di proprio le famose "lacrime e sangue". Una volta che si saranno resi conto di quanto peserà su ognuno di loro la manovra richiesta dalla BCE, non potranno che diventare contrari al governo Monti, in larga parte. E il calo di popolarità di questi investirà certo tutti i partiti che avranno sostenuto il governo, ma più fortemente coloro che lo avranno fatto acriticamente. In questo senso il PD potrebbe risultare tra i più colpiti, mentre il PDL ha posto già ora pesanti condizioni al suo sostegno e ha ripetutamente criticato la scelta di Napolitano, pur piegandovisi.
Lega Nord, IDV, SEL e finanche il Movimento di Responsabilità Nazionale di Scilipoti potrebbero così risultarne vincitori, incrementando fortemente il proprio bacino di elettori come frutto della propria più o meno forte opposizione alle scelte della BCE per tramite di Monti.
Certamente il PD non può esimersi dal votare la fiducia a Monti, ma sostenere poi questo governo in maniera critica produrrebbe certamente effetti migliori sia per il Paese che per i propri futuri risultati elettorali.
L'alternativa è veder ricomparire nel 2013 lo spettro di un governo Berlusconi V o, nella migliore delle ipotesi, a maggioranza Terzo Polo.
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