mercoledì 2 novembre 2011

Nel frattempo, in Italia



Ieri, nel mondo reale.
Papandreu, con mossa da grande statista, stanco di essere messo all'angolo dalla Troika, dichiara  che sottoporrà le misure impostegli da quest'utlima al giudizio popolare tramite referendum.
Le borse vanno giù, con Milano in testa (-6,8%), portando i titoli di stato decennali italiani al 6,3% circa, per effetto, dicono, di Papandreu e della sua mania democratica, ma pare anche per il fallimento del fondo di investimenti americano MF Global, anche se questo non lo dice nessuno.
Francia e Germania continuano a rilasciare dichiarazioni di guerra.


Nel frattempo, in Italia.
Il PD si dibatte nei suoi problemi interni, dimenticando che fuori c'è il resto dell'Italia.
Il PDL continua a governare come se nulla fosse, fra affari personali e polemiche alla Maria De Filippi con le opposizioni.
La Lega si mangia la zucca insieme a Tremonti.
La Mussolini rimbalza da un talk show (non politico) ad un altro , finendo al Grande Fratello.
Vendola continua a dire frasi senza un senso chiaro, per capire le quali anche un fililogo è costretto a consultare dizionari dell'epoca di Dante.
Politici a caso, nelle tribune televisive, citano qua e là De Gasperi, e non si capisce perché a sto punto non citare pure Lorenzo il Magnifico, Ottaviano Augusto e Federico II, dato che pure loro hanno contribuito alla grande storia dell'Italia.
O presidente rilascia dichiarazioni, come sempre, degne della Sfinge, cui ognuno attribuisce il significato che più gli piace.
Il popolino, compresa la sua parte colorata di Viola, continua a recitare un inutile "basta casta, basta casta, basta casta" al posto degli Ave Maria prima di andare a dormire.





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