martedì 6 dicembre 2011

E non finisce qui


Proprio mentre ci stiamo ancora leccando le ferite per la riforma delle pensioni più dura della storia repubblicana, ecco che la Fornero (sìsì, quella che piange come la madonnina), ci tira fuori un altro bel pacco regalo per natale.

Infatti, apprendiamo che la riforma delle pensioni sarebbe monca, a dire del ministro del Welfare, perché manca all'appello una reale riforma del mercato del lavoro. 
Alcune idee positive sulla questione, in realtà, circolano. Buona l'idea di Boeri, molto peggiore quella di Ichino.
Vi ricordo tuttavia come in Francia una proposta simile a quella di Boeri (il CPE, nel 2006) abbia provocato una mezza rivoluzione e sia stata conseguentemente cancellata, decretando tra l'altro la fine dell'allora primo ministro de Villepin. Oltralpe, fortunatamente, non conoscevano la precarietà, mentre bisogna riconoscere che ora, in Italia, qualcosa va necessariamente fatto.
Però, visto come è andata la storia delle pensioni, e viste le dichiarazioni dei più che parlano di privilegi dei più anziani, non credo proprio che ne uscirà nulla di buono. Anzi.
PS: fate incetta ai semafori di fazzolettini, potrebbero servirgliene molti di più di domenica scorsa.

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