venerdì 4 novembre 2011

Che fare?



In tutta onestà non ho grande esperienza politica diretta. Ho fatto qualche anno di attivismo all'università e tutto qui. Poi leggo e ascolto e parlo molto di politica. Mi piacerebbe uno spazio dove farlo con regolarità. Dove dare una progettualità alla mia azione politica, insieme ad altri, senza dogmatismi o sovradeterminazioni esterne.

Facendo una disamina della Sinistra:
  • il PD è troppo ripiegato su sé stesso, nell'arroganza del suo 25% o giù di lì, e non mi pare capace di ripensare il presente come un vero partito di Sinistra, soprattutto in un momento di crisi, dovrebbe fare. D'altronde, è pieno di moderati di vari tipi, che francamente non sopporto affatto e la cui presenza mi fa fortemente dubitare che questo sia un partito di sinistra;
  • l'IDV non è un partito di sinistra, anche se qualche volta, seguendo il populismo di Di Pietro, dice e fa cose sensate. Rimane tuttavia un partito essenzialmente legalista e giustizialista e non mi interessa;
  • SEL era partito bene. Buone dichiarazioni pubbliche, bella base, problematiche vere. Poi si è perso dietro la figura al contempo ingombrante ed evanescente di Vendola, di cui al momento sembra essere una specie di fan club attivo;
  • Rifondazione Comunista e il PDCI sembrano partiti morti, tenuti in vita solo dallo smisurato ego dei loro dirigenti;
  • le varie altre formazioni marxiste (Sinistra Critica, Sinistra Popolare, Partito Comunista dei Lavoratori) sono veramente troppo piccole e residuali su scala nazionale, e soffrono spesso di un settarismo esasperato ed esasperante;
  • i Centri Sociali sono spesso bei posti, interessanti, ma diventarne un'attivista porta al confine fra legale e illegale che non so se mi sento di valicare (apprezzo coloro che lo fanno, consci o meno); d'altronde essi si dimostrano spesso privi di una progettualità ampia e, come i partitini marxisti, troppo settari;
  • i sindacati non sono organizzazioni praticabili al momento, dato che sono precario e che, comunque, si limitano in larga parte ad una sola sfera della politica (come è giusto che sia).
Dunque, mi e vi chiedo, che fare?
PS: Mi piacerebbe si sviluppasse una discussione  su questo argomento tramite i commenti (in stile Giap, ma non voglio peccare di ambizione).

2 commenti:

  1. SEL non è il partito di Vendola.

    Se si scorre la lista dei componenti degli organi nazionali si trova la creme della creme dell'attivismo e delle competenze italiane.

    Semplicemente Vendola è presidente di Regione (e portavoce di SEL, ovvio) e trova spazio pubblico maggiore.

    Se si leggono gli RSS di SEL si scopre che forse Vendola è quello che fa meno dichiarazioni. Semplicemente quelle degli altri sono ignorate dalla stampa e dai social network.

    Ritengo questo leit motif una facile forma di lamentela infondata utile solo all'ennesima opera di cannibalismo di sinistra.

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  2. bah, sicuramente sarà anche vero quello che dici tu, resta il fatto che è percepito all'esterno come partito di Vendola, e d'altronde ne porta pure il simbolo sul nome. Comunque rimane una delle mie prime scelte, perché sono consapevole di quello che dici.

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