L'economia è una cosa troppo seria per lasciarla fare agli economisti.
(Pier Peter, alias Antonio Albanese)
sabato 22 ottobre 2011
Vogliamo finire come la Grecia?
Linkiesta.it ha appena diffuso un rapporto della troika secondo cui la Grecia sarebbe, di fatto, fallita.
Con amarezza, devo constatare che avevamo ragione ad affermare che le misure di austerity imposte dai dittatori dell'economica globale non faranno altro che provocare recessione e spogliare i Paesi delle proprie ricchezze. Ad Atene è già successo.
Ora, in Italia, chiunque abbia chiesto di non attuare l'austerity, impostaci dalla lettera Trichet-Draghi, si è visto deridere pubblicamente, trattato come un bambino che non capisce nulla di economia.
In realtà, lo stesso Stiglitz sostiene che la via è sorreggere la domanda, come dicevo un paio di settimane fa.
Potrebbe non bastare, ma dobbiamo provarci.
L'unica alternativa valida rimane, alla faccia di coloro che si strappano le vesti, l'insolvenza immediata e la ristrutturazione del debito.
Seguire la strada che sostengono tutti i cani di guardia dello status quo, l'austerità in salsa BCE e la conseguente recessione, non farà altro che farci finire ugualmente in default, ma dopo aver regalato ai poteri economici mondiali tutte le ricchezze del Paese.
Come è successo in Grecia.
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